Fra le tante competenze che il Suo lavoro richiede c’è, indubbiamente, una sorta di istinto nell’individuare i trend per ciò che concerne il mondo dell’arredamento. Una dote naturale oppure un mestiere che si acquisisce sul campo?
Penso che individuare le tendenze future sia una dote e una caratteristica innata. Certo è che, solo attraverso l’esperienza e la passione per il proprio lavoro si può raffinare e soprattutto aggiornare alle continue evoluzioni del mercato.
Dopo aver visitato il Salone del Mobile 2012 che idea si è fatto circa le tendenze ed i must più ricercati?
Ho notato particolare propensione degli espositori a produrre mobili per un mercato sempre più internazionale, anche a causa della crisi che è in corso in Italia e in Europa. Lo studio effettuato dai loro centri ricerche, rispetto agli anni precedenti, è rivolto ad un pubblico internazionale, che tiene in forte considerazione anche la nuova tendenza ad avere prodotti a basso impatto ambientale con caratteristiche legate all’eco-compatibilità. Sempre più clienti ricercano e riconoscono il valore di articoli costruiti con materiali riciclabili, che in futuro non costituiranno danni ambientali, ma che anzi vivranno una seconda vita, ispirando nuovi designer dediti a progetti esclusivamente realizzati con materiale di riciclo.
Quanto spazio e prestigio hanno i prodotti made in Italy nel settore nonostante la crisi?
Ritengo che il Made in Italy sia un bene estremamente prezioso che ricopre un ruolo importante nel mercato internazionale del Design. La combinazione tra Design, qualità e cura del particolare, in poche parole il nostro know-how, sono le caratteristiche che ci differenziano da quel mercato che tenta di imitare i nostri prodotti, permettendoci di rimanere i leader a livello mondiale.
V.P.